30 Euro d’incasso confiscati e tre verbali da 771 Euro cadauno irrogati. È il bilancio 

della retata compiuta dai vigili urbani di Avellino che ha visto coinvolti cinque soggetti di Etnia Rom (due di loro sono riusciti a dileguarsi) per esercizio abusivo dell’attività di guardiamacchine. Un vero e proprio racket ordito dagli zingari che taglieggiavano gli automobilisti pretendendo il pagamento del posto ai parcheggi, per poi abbandonare l’area ad inizio partita. 

I tifosi, per il timore di ricevere danni alle autovetture, erano costretti pagare l'obolo senza ricevere in cambio alcun servizio. Gli agenti coordinati dal Colonnello Michele Arvonio, spronati da un nostro articolo (clicca qui), sono pronti a garantire il pattugliamento del “Piazzale degli Irpini” sino al termine della stagione sportiva.

COSA RISCHIANO -  La mappa dell’abusivismo in città comprende diverse aree: dall’ospedale, al cimitero passando per Contrada Zoccolari e le periferie. Peccato, però, che Rom e Sinti siano spesso nullatenenti e, non percependo reddito, risultino impossibili da sanzionare. Infatti, secondo il nostro ordinamento, l’esercizio fraudolento dell’attività di parcheggiatore non è reato, ma semplice illecito punibile con una sanzione amministrativa. Una vergogna tutta italiana…

  

di Maurizio de Ruggiero

 

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