Un’altra rimonta da commentare. L’ennesimo sussulto da procrastinare. I lupi impattano al Picco di La Spezia al culmine di una sfida al cardiopalma, connotata da continui rovesciamenti di fronte. I biancoverdi, ammaliati dal vantaggio iniziale, hanno rischiato più volte di capitolare al cospetto di un avversario tracimante, arginato a stento dai miracoli di un Frattali formato Neuer.

 

Il lavoro specifico approntato da Tesser, ancora una volta non ha giovato alla tenuta del pacchetto arretrato, sistematicamente trivellato dagli incessanti raid bianconeri. Il mister ha predisposto il consueto modulo ultra offensivo con Bastien a sostegno dal duo Trotta-Insigne spalleggiato dalla coppia Arini-Jidayi e dal rientrante Gavazzi (in campo per 90’). L’inaspettata rinuncia a Tavano è sembrata solo una strategia conservativa in vista del match di martedì, con buona pace di chi sperava in un tardivo ravvedimento. Come da copione, gli attaccanti Avellinesi, non hanno fornito alcuna copertura in fase di non possesso e la linea nevralgica verde è stata fagocitata dal buco nero tramato da mister Bjelica. Gavazzi, al rientro dall’infortunio, ha offerto buoni spunti, ma alla distanza ha patito i postumi della lunga inattività smarrendo freschezza e lucidità. La retroguardia, manco a dirlo, ha vacillato notevolmente e in più di un frangente. Soprattutto con l’acclamatissimo Chiosa (subentrato ad un Insigne impalpabile ad inizio ripresa) che stava letteralmente regalando il pari agli avversari sugli sviluppi di un retropassaggio kamikaze. Non inganni il risultato: se i padroni di casa hanno segnato non più di una rete è solo grazie agli interventi salvifici di Frattali e all’imprecisione sotto rete dei propri attaccanti.

 

L’ANALISI- Un solo punto tra i lupi e il precipizio: inguardabile la classifica, impietose le statistiche. Sette punti racimolati in nove giornate, una caterva di reti incassate e la miseria di una vittoria ottenuta. Un ruolino di marcia da ultima della classe. Un’onta intollerabile per una compagine come l’Avellino, animata da ben altri propositi, costretta suo malgrado ad ammirare le gesta di Crotone, Trapani, Latina che, per giunta, hanno investito cifre non iperboliche in sede di mercato. Le rimonte subite (consecutive) con Livorno, Brescia e Spezia sono sintomatiche di fragilità mentale inframezzata ad una scadente tenuta atletica soprattutto nei secondi tempi. Il cammino, però, è ancora lungo e, ad essere ottimisti (o visionari), i play off distano appena una manciata di punti.

 

ESONERO IN VISTA- L’alibi Castaldo, ora, non regge più. Il rientro di supergigi è previsto per inizio dicembre e nel calcio, come in qualunque altro sport di squadra è aleatorio contare sull’apporto di una sola pedina. Soprattutto se assente. Soprattutto adesso. Se un uomo vale quanto la sua parola, Taccone non può che esonerare Tesser. Il patron irpino, in diretta televisiva, aveva rinnovato la fiducia al tecnico sino alla decima giornata, auspicando una netta inversione di rotta. Inversione che, di fatto, ad oggi (siamo alla nono turno) non c’è stata. A questo punto, anche se i lupi dovessero vincere contro l’Ascoli, la media sarebbe da retrocessione diretta. Impossibile non pensare ad un congedo. Lecito, dunque, confidare nella scaletta tracciata dal presidente. Bisogna riconoscere, tuttavia, che l’ex trainer del Novara ha apportato qualche correttivo all’impianto di gioco delle prime giornate e, con il cambio di modulo operato ad inizio ripresa, la squadra ha sofferto meno che in passato. Allo stato s’intravedono pallidi segnali di ripresa. Basterà?

 

PROSSIME USCITE- E’ innegabile: la piazza è delusa ed il morale ai minimi storici, ma l’Avellino, a livello strutturale ha tutte le carte in regola per risalire la china. La cadetteria è un terno al lotto ed il tenore del campionato è più scadente di quanto si voglia far credere; ma il tempo scorre inesorabile ed il gap dalle avversarie si amplifica sempre più, giornata dopo giornata. Dalle prossime uscite non saranno ammessi cali di tensione: occorre un double di vittorie contro Ascoli e Ternana ed un risultato positivo allo Scida; un trend da promozione per eludere la morsa delle sabbie mobili.

Se crederci è un obbligo, combattere è un dovere. Sin da subito…

 

 

 

 Maurizio de Ruggiero

 

https://Twitter.com/Mauderuggiero

 

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

 

 

Ricerca personalizzata

Secondo codice: