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17/10/2019 17:16 

 

“Sono nato calcisticamente al Vestuti e ho vissuto una settimana intera, col principio se la Salernitana vinceva o perdeva. Mi alzavo la domenica mattina, dico delle cose che molti non sanno che non ho mai detto e che spero che qualcuno potesse anche capire in questo momento. La domenica mattina io mi alzavo e vedevo se il cielo era nuvoloso o era sereno perché dovevo andare al Vestuti a montare gli striscioni. Sono nato calcisticamente con questo desiderio, di allenare la salernitana. E dico in questa trasmissione se un giorno io dovessi allenare la Salernitana io sarei più forte di Mourinho, di Van Gaal di qualsiasi allenatore perché le motivazioni nel raggiungere la apoteosi calcistica che potrei avere io non la potrebbe avere nessuno”.

E’ un estratto (in un italiano da “cucchiarella” di cemento in bocca) di un’intervista rilasciata ad una emittente salernitana, dal nuovo mister dell'Avellino Eziolino Capuano. Una sequela di concetti sgrammaticati; di trasformismo opportunistico (tipo la boiata del paragone tra Lupi e Real Madrid di ieri); di luoghi comuni figli dell’interesse o, più semplicemente, una dichiarazione mielosa di un tifoso perdutamente innamorato della propria squadra del cuore. Nulla di strano. Nulla di compromettente, si dirà. Peccato che oggi Capuano sia l’allenatore dell’Avellino, storica rivale della Salernitana (lo sanno anche i sassi). Lo stesso Avellino irriso nel 2007 con esultanze da sagra della porchetta che nulla hanno a che fare con lo sport. A tal proposito vi riproponiamo il post scritto stamattina sul gruppo “il muro di uncalcionelsedere.it”: "ma uno alto 160 cm come fa ad ammaccare un tettuccio di un’auto se non saltellandoci sopra come un matto? Per chi non lo sapesse, all’epoca, Capuano rimborsò anche i proprietari delle auto in sosta. Auto che subirono danni ingenti, ovviamente. 

Il mister è fortunato: 13 anni fa non esistevano gli smartphone; i cellulari erano sì dotati di fotocamera ma i contenuti, spesso, si perdevano quando si cambiava telefono e, ad ogni modo, era oltremodo difficile trasferirli su un pc (era appena nato il bluetooth che funzionava poco e male). Oggi, a differenza di 13 anni fa, con un click inviamo file di ogni genere su Whatsupp e Messenger e possiamo caricare video su YouTube in pochi secondi. 

Inoltre mi sembra davvero difficile che Capuano non abbia risposto ai cori offensivi dei tifosi stabiesi. Altrimenti come sarebbe diventato idolo della vespe?"

Il problema non è esultare per una vittoria della propria squadra, il problema è negare di averlo fatto per motivi di opportunità. Cosa non si farebbe per uno stipendio sicuro? Per informazioni chiedere a Mister Eziolino Capuano...

 

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di Maurizio de Ruggiero 

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